In queste ultime settimane non si fa altro che parlare della drammatica vicenda avvenuta in Trentino, una mamma orsa, di nome Jj4 difendendo i suoi cuccioli, all’interno del suo habitat naturale, ha ucciso un runner. Non possiamo di fatto negare che sia un caso isolato, di tanto in tanto giungono notizie da tutto il mondo che animali pericolosi come squali, tigri, serpenti o lupi spezzano vite umane.
Attenzione però! Nelle classifiche degli animali più letali compare proprio al secondo posto l’uomo! Le motivazioni principali sono gli omicidi, le guerre, suicidi e cambiamenti climatici. Non è curioso che il nostro peggior nemico sia proprio la nostra specie?
Le nostre esistenze sono influenzate dell’imprevedibilità, ci è dunque impossibile assumere il pieno controllo di qualsiasi pericolo. Com’è scontato che lanciarsi cadere giù da un dirupo possa essere letale, anche addentrarsi nella tana del lupo lo è allo stesso modo. L’unica arma a nostro favore è la prudenza nel cercare di non commettere azioni che possano avere conseguenze rischiose. Ma la prudenza non sempre basta, anche se stessimo costantemente sull’attenti, l’imprendibilità della vita potrebbe giocarsi la carta fatale dell’“incidente banale”.
Noi esseri umani siamo provvisti di ragione e dovremmo usare questa nostra competenza consapevolmente, sia per salvaguardarci in situazioni di pericolo, che per tutelare la flora e la fauna del nostro Pianeta. Non possiamo valerci della nostra ragione rendendola dannosa verso il nostro prossimo; animale o uomo qual si voglia. Il meccanismo che solitamente viene innescato in queste occasioni è il seguente: sorge un problema lo si risolve con l’uccisione dell’animale. Quindi, la soluzione è la legge del taglione? Se dovessimo seguire la linea logica dell’arcaica legge dell’occhio per occhio, dente per dente, allora sì che la specie umana si autoinfliggerebbe l’estinzione.
Oltre ad essere un pericolo per sé stessi, l’uomo è il carnefice per eccellenza, l’impatto che esso ha sugli animali non ha eguali in confronto. Ogni anno assistiamo all’uccisione di miliardi di animali solo per lo smisurato consumo alimentare, ma ce n’è davvero bisogno? Siamo sicuri che sia un meccanismo regolato secondo natura? O stiamo portando al tracollo il nostro Pianeta e con esso tutte le sue specie?
Crediamo che l’uomo abbia la supremazia sugli animali, siamo sconnessi con la natura e viviamo in un mondo artefatto. Abbiamo l’onere di trovare al più presto un modo per riconoscere, riscoprire e rispettare la nostra Madre Terra. Dobbiamo cercare di ritornare a sintonizzarci con il flusso dell’ordine naturale della vita, settare la nostra ragione verso scelte più rispettose, qui ed ora.
Usiamo il dono della ragione per creare qualcosa di magico e di utile al Pianeta e a tutti i suoi abitanti.
Di Nadia B.