La zucca, con il suo arancione energetico è la compagna ideale nella cucina dell’autunno: il sapore è tendente al dolce però è povera di calorie e adatta anche alle persone diabetiche, i carboidrati si attestano intorno al 3-4%, le proteine all’1%, i grassi sono irrisorii, la sua ricchezza sta nei carotenoidi e nei minerali, tra cui fosforo, ferro, magnesio e potassio, e vitamine del gruppo B e vitamina C. La sua personalità versatile ci permette di usarla in mille modi diversi: cotta al vapore, a tocchetti per arricchire zuppe e minestroni, raffinata ed esotica nel curry di zucca e funghi, o semplicemente tagliata a fettine condite con oli extra vergine di oliva, sale, pepe e rosmarino e cotta al forno oppure, sempre cotta al forno a spicchi e pronta in circa 20 minuti per ogni preparazione dalla più semplice alla più gourmeur. Si possono fare gli gnocchi e ravioli, deliziosi con l’aggiunta di una presa di noce moscata, soufflé anche senza uova ma con l’aiuto dell’amido di mais biologico e poi sformati, polpettoni… Il segreto per una buona riuscita della pietanza che scegliamo è quella di saper abbinare la varietà di zucca alla preparazione scelta. Infatti chi dice zucca… dice poco! O meglio, non dice tutto! Dalla minizucca coltivabile sul balcone, dalla polpa soda ma dalla resa scarsa (c’è molta buccia da togliere) alla zucca di Chioggia che può arrivare a superare i 10 Kg di peso, dalla “zucca spaghetti” dalla quale si ricava una polpa buona anche con un semplice filo d’olio e pepe, dalla trombetta di Albenga adatta a minestroni e preparazioni che non abbisognano di consistenza, alla zucca “Butternut” di origine inglese buona per le preparazioni dolci, per arrivare alla zucca mantovana, la regina delle preparazioni compatte. Ma ci sono anche le Hokkaido, le Table Queen, le Pâtisson… Quindi prestiamo attenzione quando andiamo a comperare la “nostra” zucca: scegliamo la varietà giusta, controlliamo la buccia che deve essere uniforme e priva di segni e ricordiamoci che anche i semi contenuti nelle zucche sono buoni, salati e tostati al forno costituiscono uno sfizioso accompagnamento a un aperitivo, oppure tostati al naturale dai quali si può ricavare una bevanda simile alla cioccolata. Basterà tritare i semi tostati, setacciarli e aggiungerli a qualche bicchiere di latte vegetale, un pizzico di cannella e due di zucchero di canna per avere un confortevole momento autunnale!
Ilaria Beretta