Italiani sempre più attenti a ciò che mangiano, sia per motivi di etica che di salute, e le farmacie si adeguano ai tempi che cambiano. Per gli oltre quattro milioni e mezzo di vegetariani e i vegani presenti in Italia debutteranno, in autunno, farmacie espressamente dedicate. Saranno contrassegnate da un apposito bollino e prevedono la presenza di un professionista specializzato nel consigliare farmaci e integratori «eticamente corretti».
Consiste in questo il progetto Pharmavegana, appena presentato a Cosmopharma, la fiera del settore tenutasi a Bologna.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di formare il farmacista e metterlo in grado di consigliare i prodotti giusti a chi ha deciso di evitare carne e pesce o, nel caso dei vegani, anche latte, uova e derivati. Le farmacie aderenti saranno inizialmente una trentina e concentrate al nord Italia ma, molto probabilmente, visto l’interessamento dimostrato, entro fine anno il loro numero sarà già raddoppiato.
«Le referenze in farmacia sono centinaia di migliaia – chiarisce Pierfrancesco Verlato responsabile del progetto – e sul prontuario non c’è nulla che specifichi se siano adatti a vegetariani o vegani». Ad esempio, sottolinea, «il propoli non è adatto ai vegani perché derivato dal lavoro delle api. E molti antibiotici prevedono il lattosio come eccipiente». D’altronde «i numeri confermano che gli italiani sono sempre più sensibili a nuovi stili di vita», commenta David Giarrizzo, amministratore del Gruppo Sitar, principale sponsor di Pharmavegana. In Italia, infatti, in un solo anno, i vegetariani sono passati da 3,7 milioni a 4,2 milioni, secondo il rapporto Eurispes 2014. Mentre i vegani, fino un paio di anni fa praticamente sconosciuti, sono già 450.000, in particolare concentrati al nord. «In questa evoluzione che richiede serietà e competenza nelle scelte – aggiunge Giarrizzo – il farmacista sarà un punto di riferimento insostituibile». Un riferimento che diventa utile non solo per sconsigliare alcuni farmaci, ma anche per consigliare se e come integrare l’alimentazione.
La necessità di adattare un regime alimentare che esclude proteine di origine animale con i ritmi della vita quotidiana, fa sì che il 60% di vegani e vegetariani assuma integratori per arricchire la propria dieta. Quelli più utilizzati sono multivitaminici e i minerali, come ferro e magnesio ma anche calcio e silicio, seguiti da vitamina b12. A dirlo è un’indagine sulle loro abitudini alimentari condotta su un campione di circa 400 persone in diverse città d’Italia, dal centro studi della Sitar.
«Chi fa una buona dieta vegana o vegetariana in genere sta bene – sottolinea Verlato – ma spesso i ritmi della vita quotidiana non ci consentono che un rapido panino al bar o una pizza. Per questo è importante essere guidati dai consigli di un esperto per integrare l’alimentazione».
Sponsor dell’iniziativa, Red Canzian, il bassista dei Pooh, vegetariano da 20 anni e vegano dal 2009. «Oggi le cose sono molto cambiate», spiega, «l’idea che la relazione cibo/salute/ambiente vada profondamente rivista è ormai condivisa da tutti. Per questo è indispensabile che ognuno abbia i mezzi per fare delle scelte di coscienza».