Articolo scritto su ecoblog.it, 30 Dicembre 2013 – scritto da Marina Perrotta
Dopo Matteo Renzi anche Beppe Grillo esprime la sua opinione in merito alla vivisezione e spiega che chi ha insultato Caterina Simonsen non è un animalista
A pochi giorni dalla discussione dell’art.13 della Legge 96-2013 prevista in Parlamento per il prossimo 14 gennaio 2014, continuano i botta e risposta tra Caterina Simonsen giovane studentessa di veterinaria di 25 anni affetta da diverse patologie genetiche e gli animalisti che intendono far rispettare 10 dei 13 ounti dell’art. 13 rimescolati dai ministri Lorenzin e Moavero.
I 10 punti oggetto del dibattito riguardano una serie di regole più stringenti nel merito della vivisezione che però se approvati come richiesto dagli animalisti, porterebbero nelle casse italiane 70 miliardi di euro per la ricerca senza test animali grazie al progetto Horizon 2020. La LAV segue molto da vicino la questione e ha messo on line una petizione da inviare al governo italiano.
Nel dibattito si sono innestati anche i politici e nel caso sono Matteo Renzi che senza far capire nulla ha solo detto di stare con Caterina e Beppe Grillo che cerca di spiegare perché i test animali attualmente sono ritenuti superati e di quali siano le possibili alternative scientificamente ammesse. Nessuno dei due però accenna allo scottante decreto in ballo il prossimo 14 gennaio e ai 10 punti oggetto delle proteste degli animalisti.
A ciò si aggiunga che Stop Vivisection ha raccolto 1.326.000 di adesioni alla sua campagna lanciata online per chiedere la fine della vivisezione in Europa e dopo la validazione delle firme queste saranno presentate alla Commissione Europea che non potrà non tener conto della richiesta di un così consistente numeri di cittadini sparsi in 12 stati membri. Solo l’Italia ha presentato 700 mila firme che hanno funzionato da traino per il resto dei paesi europei.
Walter Caporale presidente di animalisti.it infine, ha scritto a Caterina Simonsen svelandole che gli insulti che ha ricevuto non sono partiti da animalisti riconosciuti e accertati. Scrive Caporale:
La violenza, la prevaricazione, le ingiustizie sono sempre le stesse: nessun animalista può minacciare o attuare violenza, su alcun essere vivente, quindi né su di te né su un animale. Ma fai attenzione: ti hanno ingannata, eccome, e questo é inaccettabile tanto quanto le minacce. Tu sei viva e salva, e mi auguro di poterti incontrare, ma non grazie alla sperimentazione sugli animali. La vivisezione viene praticata sui più deboli in tutto il mondo – animali, detenuti, disabili, condannati a morte, “nemici” o barboni – da centinaia di anni, nel segreto dei laboratori, per indifferenza, abitudine o per gli enormi interessi delle lobby chimico-farmaceutiche. Non perché sia utile. La tua vita é importante tanto quanto quella di tutti gli esseri viventi. Perché, come ha detto Leonardo Da Vinci, ” Verrà un giorno nel quale gli uomini giudicheranno dell’uccisione di un animale come oggi essi giudicano quella di un uomo”.
Risponderà con un video Caterina?