Ci siamo interessati di OGM, organismi geneticamente modificati con bioingegneria, nel 2008 come A.V.I., insieme ad altre Associazioni, ottenendo in Italia di evitare la contaminazione del biologico con i campi OGM e mettendo un limite massimo dell’1% per il Principio di precauzione, poiché non tutti sanno che una volta diffusi OGM in natura si diffondono in acqua, terra, aria e contaminano i campi non OGM e bio in modo non reversibile nel tempo.
Ora New Breeding Techniques, dette NBT o Tecniche di Evoluzione Assistita, dette TEA, sono metodologie di modificazione genetica sviluppate negli ultimi anni, che intervengono sul DNA delle piante per ottenere varietà con tratti di interesse commerciale. Tuttavia già una Sentenza della Corte di Giustizia dell’UE ha affermato come le NBT-TEA devono essere riferite alla Direttiva 2001/18, obbligando a valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura.
Infatti i rischi dell’impiego delle nuove tecniche o nuovi metodi sono simili a quelli risultanti dalla produzione e dalla diffusione di OGM.
Ora per interessi economici di chi ha investito ed anche politici si fa ora passare una idea errata, che siano non nocivi e si possono usare come innesti moderni (detti editing).
Con l’emendamento del Decreto Siccità ora la legge italiana permetterebbe le coltivazioni con nuovi OGM, detti NBT, senza tener conto della Sentenza UE del 2018 e del Principio di precauzione, né dei risultati scientifici dell’Agroecologia. Si parla addirittura di non dichiarare in etichetta, secondo possibile Direttiva Europea, la presenza dei nuovi OGM. Le Associazioni di Ecologia e dei Consumatori, del Biologico e dei Vegetariani si stanno muovendo per informare e sventare i pericoli sul consumatore ignaro.
Le aziende del Biologico finora erano impegnate a garantire prodotti senza OGM, ma se le autorizzazioni a coltivare vengono rilasciate e nessuno si oppone, anche i campi Bio potrebbero contaminarsi in modo non reversibile (nonostante il 70% dei consumatori europei sia contrario).
La Commissione Europea, segue la linea degli USA: vuole far passare la sicurezza dei nuovi OGM NBT e la loro “equiparabilità” alle sementi ottenute con metodi tradizionali non considerando l’interpretazione ufficiale della Corte di Giustizia europea del 2018 di dover applicare il principio di precauzione anche ai nuovi OGM, NBT. Inoltre l’ organo consultivo indipendente della Commissione Europea, ipotizza che la tracciabilità e l’etichettatura dei nuovi OGM potrebbero semmai venire previste come obbligatorie nei soli casi in cui le modifiche ottenute attraverso manipolazione genetica non fossero “realizzabili in natura” attraverso gli innesti, quindi quasi mai. Ora la Coalizione Italiana Libera da OGM si mobilita e Europeanconsumers (associazione di consumatori) impugna la nuova legge. Informiamoci per difendere l’Agricoltura biologica e la salute da false informazioni o inganni collettivi.
La società civile si è già espressa, con una petizione europea sottoscritta da oltre 400.000 cittadini e altre, come quella presentata in Italia dalla Coalizione Italiana Libera da OGM, per affermare che:
- le istituzioni europee devono sempre rispettare il principio di precauzione, come chiarito dalla Corte di Giustizia Europea
- la valutazione d’impatto emissione di NBT su salute umana, la salute è irrinunciabile
- la tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti che contengano o siano derivati da OGM e/o NBT sono entrambe doverose per i cittadini europei