L’allevamento dei polli a rapido accrescimento secondo la Commissione europea è un problema. Lo riferisce Animal Equality, che ha ricevuto un riscontro sulla petizione depositata al Parlamento europea per chiedere di porne fine. “La stessa Commissione ha comunicato che sta valutando le possibilità di intervento per affrontare le conseguenze negative che l’allevamento di questi animali comporta nell’ambito della revisione della legislazione sul benessere degli animali allevati, prevista entro il 2023”, spiegano dall’organizzazione internazionale che lavora “per porre fine alla crudeltà sugli animali allevati a scopo alimentare”.
Fonte: La Stampa
Animal Equality ha depositato la petizione nel 2022 per denunciare come la selezione generica dei polli broiler a rapido accrescimento sia in netto contrasto con il Trattato di Lisbona che riconosce gli animali come esseri senzienti e quindi meritevoli di tutela. Il Parlamento Europeo ha risposto positivamente a questa obiezione, seppur crediamo che nessun allevamento sia tollerabile in un’ottica di rispetto e welfare animale è questo sicuramente un primo passo importante per riconoscere quello che è un dato di fatto: gli animali sono esseri senzienti e vanno tutelati, non sfruttati.
Celestina V.